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Sulla costa meridionale della penisola sorrentina, a Massa Lubrense, di fronte ai faraglioni di Capri, si apre la baia di Ieranto, unica insenatura della Costiera amalfitana rimasta intatta. A Nerano (a circa 6 chilometri da Sorrento), si lascia l'auto nei parcheggi e ci si inerpica per un sentiero che si snoda tra rocce e macchia mediterranea e conduce alle alture di Punta Montalto dalla quale si ammira l'intera baia, oppure alla spiaggia lambita da un mare ricco di pesci e molto limpido, grazie alle correnti provenienti dal Golfo di Napoli e Salerno.
La Baia di Ieranto è la più grande e profonda di tutta la penisola e si sviluppa per circa tre chilometri di lunga spiaggia, di sabbia o ciottoli bianchi, spesso inaccessibile da terra. Bellissima sia dal mare che da terra, Ieranto è tutta un susseguirsi di grotte dai nomi bizzarri. Come Grotta Salara, chiamata così perché un tempo vi si raccoglieva il sale depositato dall'acqua del mare nelle pozze interne. O Grotta d''a Supressata, così detta per le sue stalattiti che assomigliano all'insaccato. La più grande della baia è la Grotta Zenzinada, più nota come Grotta del Presepe, che penetra per oltre 20 metri nella roccia. Famose le grotte dei Gemelli e dello Zaffiro sui fondali di Punta Campanella.

Massa Lubrense

Terra di Ulisse e delle Sirene, è situata all'estremo della penisola sorrentina dove le due costiere, quella sorrentina e quella amalfitana, si uniscono e dove la Punta della Campanella si getta in mare. Costituita dall'aggregazione di 18 borghi, corrispondenti agli antichi casali, Massa Lubrense ha il suo epicentro in largo Vescovado, terrazza a picco sul mare, con la cinquecentesca chiesa di Santa Maria delle Grazie e il Palazzo Vescovile del Settecento.

Da qui partono sentieri e stradine che si snodano tra limoneti e uliveti, castagneti e querceti, per raggiungere antichi casali e zone disabitate ricoperte di macchia mediterranea, pareti calcaree a picco sul mare, resti archeologici, torri saracene. 
Il territorio di Massa Lubrense era abitato fin dai tempi più antichi e risentì dell'influenza greca: l'Athenaion, a Punta Campanella, era un santuario in cui si celebrava il culto di Atena, fondato, secondo la leggenda, da Ulisse e dedicato al culto delle Sirene. Nel Medioevo Massa apparteneva al ducato sorrentino; distrutta dagli Angioini, fu ricostruita e ancora rasa al suolo per ordine di Ferrante d'Aragona. Nel XVI secolo rifiorì, ma fu devastata dai Turchi. Ricostruita ancora una volta e divenuta principato nel 1648, prese parte ai moti di Masaniello, mentre nel decennio francese (1806-1815) combatté in difesa della costa minacciata dagli inglesi stanziati a Capri.

Oggi è una località turistica con spiagge (quella di Puolo, per esempio, la già citata Ieranto, Marina del Cantore) attrezzate, bar e ristoranti.
La Baia di Ieranto offre tante passeggiate, tutte panoramiche e spettacolari.

 

Altro su: "Baia di Ieranto (Napoli)"

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