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Beseno fu feudo principesco, fu dei Castelbarco dal XIV alla seconda metà del XV secolo, quando fu acquistato dal gentiluomo tedesco Jacopo Trapp, della famiglia tirolese fedele all'Impero. Donato nel 1973 dai Trapp alla Provincia Autonoma di Trento, è stato pesantemente restaurato e aperto al pubblico per le visite.

Cittadella fortificata all'ingresso nella Valle dell'Adige verso Folgaria, Castel Beseno è un alternarsi di torri, merli, bastioni con un nucleo originario addirittura preistorico. Il suo aspetto attuale risale al XVI secolo con le mura, a formare un'ellisse di 250 metri di lunghezza, strette intorno alla fortezza cinquecentesca, un insieme di tre imponenti bastioni, piazzole per cannoni e cannoniere. A est occhieggia il Campo dei Tornei, anch'esso cinto da mura, mentre il nucleo centrale del castello, residenza dei signori, sono il Palazzo Marcabruno e il Palazzo dei Mesi.

Notizie utili

Castel Beseno si raggiunge da Besenello parcheggiando e proseguendo a piedi (20 minuti di passeggiata); oppure si può lasciare l'auto direttamente nel parcheggio alla base della rocca. Per informazioni: tel. 0461/233770. Per orari di apertura e tariffe visitare il sito www.buonconsiglio.it.

Il centro di Rovereto ha origine antica, addirittura dall'età del ferro; poi la sua storia parla dei Romani, e, nel Medioevo, dei coloni germanici. Nel Duecento, i Castelbarco la cinsero di mura governandola fino al 1300. Poi la città fu di Venezia (1416-1509), della cui presenza restano il castello (ora Museo Storico della Guerra, con cimeli delle due guerre mondiali: armi antiche e moderne, fotografie, carte topografiche, quadri e un parco di artiglierie.
Indirizzo: via Castelbarco, 7, tel. 0464.438.100 www.museodellaguerra.it) e la chiesa di S. Marco.
Nei secoli seguenti diventò la capitale intellettuale del Trentino con grandi personaggi come Rosmini, Zandonai, Tartarotti. Anche un giovane Mozart vi tenne due concerti nel 1769. Nella città, per circa quattro secoli, fiorì l'industria della seta, affiancata da quella della carta nel XVIII secolo.

Se amate il buon vino, una visita a Rovereto è l'occasione per andar per cantine. Tra le altre, c'è quella di Castel Noarna ospitata all'interno del castello.
Qui è da vedere anche il castello medioevale (info@castenoarna.com) con affreschi del XV secolo e la prigione dove furono detenute le Streghe di Nogaredo (donne imprigionate nel 1646, torturate durante gli interrogatori, decapitate e messe al rogo).

Come andare: con l'autostrada A4 Milano-Venezia fino a Verona, da dove imboccate la A22 del Brennero con uscita a Bolzano Sud. Per le altre località si prosegue per la superstrada Bolzano-Merano (uscita Merano Nord) e sulle statali 49 (Brunico), 38 (Merano). 

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