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Residenza per dieci secoli dei Conti Valperga, discendenti di re Aduino, oggi il castello è sotto la tutela del Fai, Fondo Ambiente Italiano, che ne ha restaurato molti locali e che lo ha aperto alle visite.  
Il castello è bellissimo per la sua posizione strategica, che permetteva il controllo su un ampio territorio tra Ivrea e la Val d'Aosta. Fu al centro di numerose battaglie, grazie alle quali le famiglie dei Masino, prima, e dei cugini Valperga, poi, divennero tra le più rappresentative del potere feudale che nel Medioevo dominò le terre del Canavese.
Oggi si visita (le visite sono guidate con esperti del Fai) il mastio, con il salone degli stemmi, al pianterreno, e il salone dei Savoia, al primo piano. E tante altre stanze e studi settecenteschi ricchi di decorazioni ai soffitti e alle pareti con stemmi, blasoni e imprese, che esaltavano le antiche radici genealogiche della famiglia rivelando al contempo gli stretti rapporti con la cultura figurativa lombarda e le mode dell'epoca. In particolare, è forte l'impronta neoclassica della seconda metà del Settecento che si ritrovano negli arredi e nelle decorazioni.
Le sale visitabili sono una più bella dell'altra, ma quella che spicca tra tutte è il singolare salone da ballo, situato nel grande torrione rotondo, con le ampie finestre che proiettano il visitatore (e ai tempi gli ospiti) nel verde del parco, la cupola che alterna pilastri e finestre a cielo aperto e l'immenso lampadario in cristallo di Boemia che pende dall'altissimo soffitto.
Per arrivare al castello prendete il raccordo (A4/5) tra le autostrade Milano-Torino (A4) e Torino-Aosta (A5) e uscite al casello di Albiano, seguendo poi la segnaletica.