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In vacanza con il diabete Il mio nipotino di sette anni si è scoperto da pochi mesi che è diabetico. Siccome passa sempre alcune settimane al mare in Agosto con me e mia moglie, volevo avere alcuni consigli sulla sua alimentazione e su come gestire, senza chiamare tutte le volte il medico, eventuali problemi come la febbre, piccole ferite che si può procurare, colpi di calore ed altro ancora.

E' vero inoltre che devo stare attento alla dose di insulina quando fa intensa attività fisica come partite di calcio all'ultimo sangue o lunghe nuotate ecc.?

L'obiettivo principale da porsi nella gestione quotidiana del diabete mellito in un periodo di vacanza sarà quello di evitare la comparsa di franche situazioni di ipoglicemia o di iperglicemia, (rispettivamente: livelli di zucchero nel sangue troppo bassi o troppo alti), in maniera attenta e nel contempo serena.

L'alimentazione dovrà essere come sempre equilibrata e rispettare lo schema abitualmente impiegato per il bambino in questione; non vi sono alimenti particolari, la qualità e la quantità saranno quelle previste per un bambino della stessa età.

La cosa più importante è il rispetto degli orari, in modo che l'azione dell'insulina possa essere ben sincronizzata all'apporto di alimenti. Ovviamente, andranno evitate le tentazioni che, è vero, sono più frequenti in periodi di vacanza, come dolciumi ed apporti "extra".

Per i piccoli problemi quotidiani, come le malattie intercorrenti, le piccole ferite o altro, ci si comporterà esattamente come con qualsiasi altro coetaneo non diabetico. Particolare attenzione ai colpi di calore, ma anche qui il discorso vale per tutti i bambini!

In caso di intensa attività fisica le dosi di insulina degli orari corrispondenti andranno ridotte e contemporaneamente andrà aumentata la razione di carboidrati (pasta e pane) prevista per il pasto successivo. Nel caso di un bambino di sette anni è però più facile immaginare un aumento globale dell'attività giornaliera in vacanza rispetto ai periodi scolastici, piuttosto che impegni sportivi ben definiti e concentrati in un preciso lasso di tempo.

Sarà quindi probabilmente necessaria una riduzione dell'apporto giornaliero di insulina. Tale modifica verrà fatta gradualmente, basandosi sulle misurazioni quotidiane dei valori di glicemia. Una buona regola, soprattutto per i primi giorni di vacanza, quando l'organismo è nel pieno dell'adattamento ai nuovi ritmi, è quella di avere sempre a portata di mano qualcosa per correggere le piccole ipoglicemie (diminuzione del livello di zucchero nel sangue) che possono sopraggiungere nel corso della giornata: qualche biscotto ed un succo di frutta saranno sufficienti.

Nel frigorifero di casa, comunque, non dovrà mai mancare una fiala di glucagone nell'eventualità di un'emergenza. Nel complesso, credo che sarete piacevolmente sorpresi dal vedere che i piccoli problemi quotidiani di un bambino con diabete non sono poi così diversi da quelli di un coetaneo con la vitalità e l'allegria che contraddistingue quest'epoca della vita.