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Circa 60 chilometri di strada cingono il Lago di Bolsena, crocevia tra Lazio, Umbria e Toscana. Chilometri di natura, paesaggi, residenze e spiagge. Lasciando alle spalle boschi e musei, fate rotta verso l'Isola Bisentina. Qui, a parte il bellissimo Palazzo Farnese, ci sono un magnifico giardino e un parco principesco. I bambini si divertiranno con la gita in barca (Navigazione La Bussola tel. 0761870760, Navigazione Alto Lazio tel. 0761798033) che dura un'ora da Bolsena e mezz'ora circa da Capodimonte. Potete raggiungere i due paesi in auto con la A1, uscita Orvieto, da dove prendete la ss 71 fino a Bolsena o fino a Montefiascone dove seguite per Capodimonte.

L'Isola Bisentina, abitata dagli Etruschi e dai Romani, si identifica nel nome dei Farnese, i principi che la acquistarono nel Cinquecento. Alessandro Farnese (Papa III) commissiona ad Antonio da Sangallo il Giovane, l'architetto "di famiglia", il Palazzo e la chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo, completata dal Vignola nella metà del XVI secolo. La sua grande cupola in piombo a pianta ottagonale si staglia oltre gli alberi del parco. La chiesa era dotata di sontuosi arredi, trafugati dalle truppe napoleoniche: rimangono il tabernacolo e il dossale in legno. E ancora si deve al Sangallo, architetto della Rocca Farnese di Capodimonte, la Rocchina, una curiosa edicola ottagonale costruita sulla punta tufacea dell'isola che finisce a strapiombo nel lago. Sempre ai Farnese è legata la nascita del giardino all'italiana (l'originale oggi non esiste più) e le cinque cappelle della Via Crucis con affreschi quattrocenteschi, che portano al Monte Tabor. Quando i Farnese caddero in disgrazia, l'isola divenne di proprietà della Santa Sede. E da allora, tra le mura del palazzo e le siepi del giardino, si alternò una girandola di famiglie illustri. Fino all'arrivo di Beatrice Spada Potenziani che arricchì il giardino di palme e magnolie, mentre un suo erede, Giovanni Fieschi Raveschieri, fece restaurare gli edifici e aprì i cancelli al pubblico. Oggi si può passeggiare nel parco o visitare il piccolo giardino all'italiana fatto fare a immagine e somiglianza del parterre della Villa della Pietraia vicino a Firenze. Le visite si effettuano in concomitanza con gli orari delle compagnie di navigazione.  Forse non tutti sanno che il Lago di Bolsena è un attento custode di tesori sommersi databili alla preistoria. Le prime scoperte archeologiche risalgono agli anni Sessanta e da allora non c'è anno in cui le acque non rilascino qualche importante reperto. Come due piroghe monossili, cioè scavate in un unico tronco d'albero: una è stata trovata proprio sul fondale dell'Isola Bisentina a una profondità di circa 14 metri.

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