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Le origini di questa località sono antiche e risalgono ai Romani che la chiamavano Salsubium per le sue acque. Per secoli fu la prestigiosa residenza di vicari e rettori del papa e del re di Napoli; fino alla costruzione di Terra del Sole (1579), cittadella medicea nella quale furono trasferiti gli uffici amministrativi e giudiziari.

Da quel momento la gloria di Castrocaro decadde fino a che, nel 1830, Antonio Targioni Tozzetti scoprì lo iodio e il bromo delle sue acque minerali e nacque l'industria termale.
A parte le terme, che sono già un bel motivo per andare a Castrocaro (a maggior ragione se al vostro bambino hanno prescritto le cure, altrimenti, se scegliete l'albergo giusto, nulla vi impedirà di fare voi le cure, lasciati il/i pargoli in piscina o al parco giochi), in paese c'è da vedere la Fortezza.
Con le torri per la guardia, le segrete, il Palazzo della Guarnigione. Nel cosiddetto Girone c'è il Maschio, un tempo protetto da un fossato con ponte levatoio, si conserva una cisterna per l'acqua indicata dalla leggenda come il pozzo nel quale Caterina Sforza faceva gettare i suoi amanti caduti in disgrazia.
Al castello è allestita una mostra permanente, L'aquila, le chiavi, il giglio, che racconta la storia di Castrocaro.
Oltre cento reperti, dalla preistoria al periodo etrusco e romano, passando poi per Medioevo e Rinascimento, illustrano le vicende sociali, politiche, militari e artistiche che coinvolsero la Rocca e il suo territorio.
Trovate selci, monili, monete, medaglie, sigilli, maioliche, vetri, armi, pergamene, spunti per raccontare qualcosa di interessante ai bambini. 

Abbiamo detto che Terra del Sole rubò per secoli la stella della gloria a Castrocaro. Concepita come città-fortezza, Terra del Sole è un raro tentativo di realizzare la città ideale vagheggiata in epoca rinascimentale. Essa rispondeva alle nuove esigenze militari emerse con l'introduzione delle armi da fuoco che rendevano superate le preesistenti fortezze, come quella di Castrocaro.
La progettazione di Terra del Sole rappresenta un avanzato modello di architettura militare dal piano urbanistico a misura d'uomo.
Fatta costruire da Cosimo de' Medici, primo Granduca di Toscana, è un rettangolo bastionato con inscritto un abitato civile e militare.
Entro il perimetro delle mura (neanche 3 chilometri) si sviluppa l'insediamento simmetrico con quattro isolati.
Due borghi, Romano e Fiorentino, l'attraversano da porta a porta affiancati da quattro borghi minori. I borghi sono larghi 9 metri, pari all'altezza delle case che li delimitano, secondo la norma leonardesca che voleva la larghezza delle strade pari all'altezza delle case.
Due castelli (del Capitano e del Governatore) simili fanno da sfondo. Il tutto è raccordato dalla Piazza d'Armi, dove si affacciano edifici monumentali, tra i quali il Palazzo dei Commissari o Pretorio. Qui è allestito il Museo dell'uomo e dell'ambiente, che documenta l'evoluzione ambientale del territorio e l'evoluzione della presenza dell'uomo dalla preistoria ai nostri giorni. 

Se andate a Castrocaro nel mese di novembre, assisterete alla Fugarena, antica sagra popolare con la quale si ringraziava Dio al termine del raccolto e ci si propiziava l'esito delle future semine.
Viene acceso un grande falò al centro della Piazza d'Armi a Terra del Sole intorno al quale ci si riscalda.
Per tutta la giornata si susseguono eventi e manifestazioni: la gara podistica, Art'infanzia, una rassegna di arti creative dei bambini, esibizioni della banda, il mercato, giochi, come la pentolaccia e la corsa nei sacchi. Stand gastronomici distribuiscono specialità romagnole e vino novello da gustare seduti nel porticato del Palazzo dei Commissari Granducali, allestito con tavoli in legno.
Fra le specialità, la polenta con ragù, la piadina alla lastra con formaggio o affettati, la piadina fritta, la bruschetta, i crescioni di erbette, salsicce, pancetta e castrato in graticola.

Come andare

Castrocaro Terme e Terra del Sole si raggiungono con l'Autostrada Adriatica A/14 (Bologna-Rimini -Ancona) uscendo al casello di Forlì e imboccando la SS 67 Tosco-romagnola.

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